*** Ha fatto molto discutere, ma in futuro, se ne parlerà sempre più!
Sto parlando di quei particolari e terribili 50 anni di Madre Teresa di Calcutta, chiamati "notte oscura" e comuni a tanti mistici. In quei terribili momenti, mentre tutto il mondo la lodava e ammirava, mentre la sua opera diventava così straordinariamente efficace al punto da non potersi negare un intervento soprannaturale, lei, piccola e fragile donna, portava in se il dramma "dell'abbandono". Per questi lunghissimi e interminabili 50 anni, ha vissuto in uno strazio interiore, unicamente immolata ai suoi ideali senza poter godere di un minimo conforto ne umano e ne divino, è stato come se una mano aguzzina l'avesse spinda spiritualmente in un luogo isolato e scuro e poi li la avesse abbandonata per 50 anni.
In parte, è lo strazio di ogni vedova, che deve mandare avanti da sola, così da un momento all'altro, una famiglia numerosa! Il compagno? Un brutto giorno, il marito non ha fatto più ritorno a casa. Semplicemente sparito! Dopo tante promesse, dopo tanto lavoro e amore, dopo tante scelte fatte insieme, tutto diventa vuoto! La signora Madre Teresa, non si da pace, il loro rapporto era felice... così passano i mesi e poi gli anni e poi il vuoto diviene dolore, un dolore che scava in ogni angolo e brucia come un tradimento. Perchè questo meraviglioso compagno in realtà non è morto, ma si è eclissato!
Sola, privata del sostegno del conforto e privata di ogni esigenza di intimità, solo sulla base dei ricordi va comunque avanti, le eigenze dei figli sono tante e li no c'è neanche il tempo di piangersi addosso, bisogna lavorare e lavorare e lavorare e lavorare e lavorare,,,, non è il dovere di ogni mamma, quello di negarsi per la felicità dei figli? Così rispetta tutte le indicazioni ricevute molto tempo fa dal marito, dolorosamente sola, senza compagno porta avanti una situazione così difficile che sembra schiantarla sotto un peso impossibile, lei piccola, fragile e sola di fronte al mondo, incredibilmente però non si schianta! Le figlie sono affettuose, ma non possono sotituire il COMPAGNO! Il futuro? Promette solo cattive giornate, sempre grigie, sempre più pesanti, insomma prospettive per neinte rosee.
Chi le ha fatto tanto promesse, chi le ha dato tanto amore, semplicemente non c'è più, un giorno ha dato un bacio, è uscito di casa sorridendo come al solito e poi, nessuno sa dire dove sia.
Il postulatore della causa di canonizzazione ha detto: " Se mai sarà santa, sarà la santa della carità e dell'oscurità". Madre Teresa fondatrice delle suore della Carità, ha vissuto in un buoio e in una aridità, che rare volte si trova nella storia della Chiesa, ricordo che anche Santa Teresa d'Avila, ebbe una prova così tremenda, prova proporzionata allo spessore di una fede straordinaria.
Questo fa ricordare il grido di Gesù, che si è reso peccato per noi, affinchè noi fossimo resi per grazia, santità e così potessimo essere sempre in comunione col PADRE suo, intanto LUI sulla croce al posto nostro merita e sperimenta il suo silenzio terribile, quanto insostenibile: "Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato".
La sofferenza dei mistici e grandi santi come Madre Teresa, reclama rispetto e solidarietà, perchè si trovano con Gesù, spiritualment
Vedi del signoraggio che per un euro che hai in tasca te ne ha già rubato due (truffa del 200%) ma invisibilmente.
Nessuno se ne accorge e nessuno lo e sa, pertanto, dove "occhio non vede, cuore non duole".
*** Gesù dice: "non chi dice Signore Signore, ma chi fa la volontò del Padre mio, questi, sarà salvo!"
*** S. Francesco d'Assisi, similmente, dice: " non saremo giudicati dalle nostre parole, ma dalle nostre azioni".
*** Io dico: "Sono solo i fatti, il segno tangibile della nostra fedeltà!" è la stessa cosa che dire: " non può mai essere la religione salvifica in quanto tale, perchè la pratica religiosa può sempre nascondere un cuore cattivo. Ne può essere un cartelo stradallo l'obiettivo.
Chi non passa dalla religione di DIO, alla relazione con DIO e come chi non riesce mai a passare dalla credenza alla fede."
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*** Per questo, mi fece una grande pena il rappresntante di tutti i musulmani d'Italia, un signore tutto vestito di bianco, ma con l'anima nera, poichè i veri amici si vedono nel momento del bisogno e in quel momento Benedetto XVI era nel momento del bisogno!
*** Questo rappresentante di tutte le comunità islamiche d'Italia, stava in TV per la circostanza dell'equivoco di una frase di Benedetto XVI, pronunciata in Germania, la reazione indignata fu pesante, perchè grave fu interpretato l'insul
*** Tutti quelli che per un vuoto vergognoso di cultura, avevano equivocato, si sollevarono nella loro indignazione e non solo trai i musulmani.
*** Poi, si scoprì che la citazione non era stata capita, e così come tanti ignoranti con la coda fra le gambe tornarono ai loro posti.
*** Però nel montare del furore, per la circostanza dell'equivoco, appunto, questo rappresentante delle comunità islamiche italiane, forte del sentimento di sdegno generalizzato, voleva imporre a Benedetto XVI una dichiarazione, nella quale avesse ammesso che anche l'Islam, al pari del cristianesimo fosse una religione salvifica.
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*** La cosa, mi fece assai una brutta impressione, semplicemente perchè neanche il cristianesimo in quanto religione, può essere salvifico. Nessuna religione in quanto tale, potrà mai essere salvifica! Se lo fosse, dovrebbe dichiarare morto DIO e a LUI dovrebbe sostituirsi! E, questa circostanza, potrebbe essere solo una bestialità, come dar ragione a chi dice che l'uomo ha inventato DIO.
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*** La salvezza, invece, in tutte le religioni nasce dall'incontro con Dio, in tutte le idealità, INVECE, nascono dal doloroso, scomodo e compromettente incontro con il VALORE! In questo, l'ateo onesto non ha condizioni di privilegio, tutti gli uomini indistinatamente per i loro ideali devono pagare un prez
*** Lo sanno molto bene gli orientali, che cercano l'esperienza del divino attraverso "illuminazione" o il "Nirvana". Essi, sanno molto bene che, devono percorrere molto coerentemente la strada della religione, ben sapendo che il vero obiettivo è l'esperienza di unione con il divino divinizzante.
*** Certo la religione, è come una mamma che, se è valida ti formerà per la vita e ti renderà un adulto automo. Il successo educativo di una madre è il valore di suo figlio: la sua maturità e la sua autonomia. Ma la madre che rende il figlio succube o dipendente da se, che non recide mai il suo cordone ombellicale, quella è proprio un madre cattiva!
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QUANTE VOLTE, LE RELIGIONI SI RENDONO CONTO DI ESSERE MADRI CATTIVE?
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*** Adesso sento il bisogno di dire qualcosa! A giudizio di S.S. Giovanni Paolo II, il più degno di essere suo successore, era proprio Benedetto XVI (lui sapeva il peric

*** Pertanto, noi ci troviamo sulla cattedra di Pietro, proprio il più degno di tutti i cardinali, ma lui - caro ragazzo - ha molti difetti:
1- è dolcissimo, in un mondo di insensibili.
2- è coltissimo, in un mondo di ignoranti.
3- è un vero "signore" in un mondo di cafoni.
4- ma, la cosa più grave di tutte, nell'era multimediale dell'immagine E DELLA FINZIONE è quella che non è fotogenico... sic ... SOLO PER QUESTO - poverino - SI DOVREBBE DIMETTERE!
----------------- Benedetto XVI, è nato nel momento sbagliato!
----------------- Ma, la vera grandezza, come il vero amore di quest'uomo incompreso, purtroppo, lo si capirà adeguatamente, solo dopo la sua morte.
Ciao LORENZO mi è giunta questa mail che ne pensi ?
Saluti - ROCCO - Caro Rocco, io non penso! Spetta agli interessati smentire eventuali calunnie, o no? Intanto caro fratello ti dico quello che so ed ora alle 2,30 del 07 - 03 - 2008 sei il primo in assoluto a ricevere queste mie riflessioni su Madre Teresa e Benedetto XVI, certamente, noi quattro siamo la VERA chiesa di Cristo, gli altri, si giudichino da soli! Poichè, disse Gesù a P. PIO : " nessuno si perderà senza saperlo! "
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Ciao LORENZO mi è giunta questa mail che ne pensi ?
Saluti - ROCCO
'Istituto Opere Religiose è la banca del Vaticano. In deposito 5 miliardi di euro
Ai correntisti offre rendimenti record, impermeabilità ai controlli e segretezza totale
Scandali, affari e misteri
tutti i segreti dello Ior
di CURZIO MALTESE
Ho fatto una verifica - per non correre il rischio di mettere in rete una bufala e ho trovato questo articolo proprio in:
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/chiesa-commento-mauro/segreti-ior/segreti-ior.html
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*** CARO ROCCO, SE LA REPUBBLICA HA RAGIONE... è CHIARO CHE LA CHIESA HA IL DOVERE DI FARE QUALCOSA, DI CORRERE AI RIPARI! SE LA REPUBBLICA, CONTINUA - INVECE - A CALUNNIARE... è ORA, CHE INCOMINCI A PAGARE RISALCIMENTI PER MOLTISSIMI ZERI. ALTRIMENTI IL MONDO NON CAPIRà!
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LA CHIESA cattolica è l'unica religione a disporre di una dottrina sociale, fondata sulla lotta alla povertà e la demonizzazione del danaro, "sterco del diavolo". Vangelo secondo Matteo: "E' più facile che un cammello passi nella cruna dell'ago, che un ricco entri nel regno dei cieli". Ma è anche l'unica religione ad avere una propria banca per maneggiare affari e investimenti, l'Istituto Opere Religiose

La sede dello Ior è uno scrigno di pietra all'interno delle mura vaticane. Una suggestiva torre del Quattrocento, fatta costruire da Niccolò V, con mura spesse nove metri alla base. Si entra attraverso una porta discreta, senza una scritta, una sigla o un simbolo. Soltanto il presidio delle guardie svizzere notte e giorno ne segnala l'importanza. All'interno si trovano una grande sala di computer, un solo sportello e un unico bancomat. Attraverso questa cruna dell'ago passano immense e spesso oscure fortune. Le stime più prudenti calcolano 5 miliardi di euro di depositi. La banca vaticana offre ai correntisti, fra i quali come ha ammesso una volta il presidente Angelo Caloia "qualcuno ha avuto problemi con la giustizia", rendimenti superiori ai migliori hedge fund e un vantaggio inestimabile: la totale segretezza. Più impermeabile ai controlli delle isole Cayman, più riservato delle banche svizzere, l'istituto vaticano è un vero paradiso (fiscale) in terra. Un libretto d'assegni con la sigla Ior non esiste. Tutti i depositi e i passaggi di danaro avvengono con bonifici, in contanti o in lingotti d'oro. Nessuna traccia.
Da vent'anni, quando si chiuse il processo per lo scandalo del Banco Ambrosiano, lo Ior è un buco nero in cui nessuno osa guardare. Per uscire dal crac che aveva rovinato decine di migliaia di famiglie, la banca vaticana versò 406 milioni di dollari ai liquidatori. Meno di un quarto rispetto ai 1.159 milioni di dollari dovuti secondo l'allora ministro del Tesoro, Beniamino Andreatta. Lo scandalo fu accompagnato da infinite leggende e da una scia di cadaveri eccellenti. Michele Sindona avvelenato nel carcere di Voghera, Roberto Calvi impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, il giudice istruttore Emilio Alessandrini ucciso dai colpi di Prima Linea, l'avvocato Giorgio Ambrosoli freddato da un killer della mafia venuto dall'America al portone di casa.
Senza contare il mistero più inquietante, la morte di papa Luciani, dopo soli 33 giorni di pontificato, alla vigilia della decisione di rimuovere Paul Marcinkus e i vertici dello Ior. Sull'improvvisa fine di Giovanni Paolo I si sono alimentate macabre dicerie, aiutate dalla reticenza vaticana. Non vi sarà autopsia per accertare il presunto e fulminante infarto e non sarà mai trovato il taccuino con gli appunti sullo Ior che secondo molti testimoni il papa portò a letto l'ultima notte.
Era lo Ior di Paul Marcinkus, il figlio di un lavavetri lituano, nato a Cicero (Chicago) a due strade dal quartier generale di Al Capone, protagonista di una delle più clamorose quanto inspiegabili carriere nella storia recente della chiesa. Alto e atletico, buon giocatore di baseball e golf, era stato l'uomo che aveva salvato Paolo VI dall'attentato nelle Filippine. Ma forse non basta a spiegare la simpatia di un intellettuale come Montini, autore della più avanzata enciclica della storia, la Populorum Progressio, per questo prete americano perennemente atteggiato da avventuriero di Wall Street, con le mazze da golf nella fuoriserie, l'Avana incollato alle labbra, le stupende segreterie bionde e gli amici di poker della P2.
Con il successore di papa Luciani, Marcinkus trova subito un'intesa. A Karol Wojtyla piace molto quel figlio di immigrati dell'Est che parla bene il polacco, odia i comunisti e sembra così sensibile alle lotte di Solidarnosc. Quando i magistrati di Milano spiccano mandato d'arresto nei confronti di Marcinkus, il Vaticano si chiude come una roccaforte per proteggerlo, rifiuta ogni collaborazione con la giustizia italiana, sbandiera i passaporti esteri e l'extraterritorialità. Ci vorranno altri dieci anni a Woytjla per decidersi a rimuovere uno dei principali responsabili del crac Ambrosiano dalla presidenza dello Ior. Ma senza mai spendere una parola di condanna e neppure di velata critica: Marcinkus era e rimane per le gerarchie cattoliche "una vittima", anzi "un'ingenua vittima".
Dal 1989, con l'arrivo alla presidenza di Angelo Caloia, un galantuomo della finanza bianca, amico e collaboratore di Gianni Bazoli, molte cose dentro lo Ior cambiano. Altre no.

A volte monsignor De Bonis accompagnava di persona i correntisti con i contanti o l'oro nel caveau, attraverso una scala, in cima alla torre, "più vicino al cielo". I contrasti fra il presidente Caloia e De Bonis, in teoria sottoposto, saranno frequenti e duri. Commenta Giancarlo Galli: "Un'aurea legge manageriale vuole che, in caso di conflitto fra un superiore e un inferiore, sia quest'ultimo a soccombere. Ma essendo lo Ior istituzione particolarissima, quando un laico entra in rotta di collisione con una tonaca non è più questione di gradi".
La glasnost finanziaria di Caloia procede in ogni caso a ritmi serrati, ma non impedisce che l'ombra dello Ior venga evocata in quasi tutti gli scandali degli ultimi vent'anni. Da Tangentopoli alle stragi del '93 alla scalata dei "furbetti" e perfino a Calciopoli. Ma come appare, così l'ombra si dilegua. Nessuno sa o vuole guardare oltre le mura impenetrabili della banca vaticana.
L'autunno del 1993 è la stagione più crudele di Tangentopoli. Subito dopo i suicidi veri o presunti di Gabriele Cagliari e di Raul Gardini, la mattina del 4 ottobre arriva al presidente dello Ior una telefonata del procuratore capo del pool di Mani Pulite, Francesco Saverio Borrelli: "Caro professore, ci sono dei problemi, riguardanti lo Ior, i contatti con Enimont...". Il fatto è che una parte considerevole della "madre di tutte le tangenti", per la precisione 108 miliardi di lire in certificati del Tesoro, è transitata dallo Ior. Sul conto di un vecchio cliente, Luigi Bisignani, piduista, giornalista, collaboratore del gruppo Ferruzzi e faccendiere in proprio, in seguito condannato a 3 anni e 4 mesi per lo scandalo Enimont e di recente rispuntato nell'inchiesta "Why Not" di Luigi De Magistris. Dopo la telefonata di Borrelli, il presidente Caloia si precipita a consulto in Vaticano da monsignor Renato Dardozzi, fiduciario del segretario di Stato Agostino Casaroli. "Monsignor Dardozzi - racconterà a Galli lo stesso Caloia - col suo fiorito linguaggio disse che ero nella merda e, per farmelo capire, ordinò una brandina da sistemare in Vaticano. Mi opposi, rispondendogli che avrei continuato ad alloggiare all'Hassler. Tuttavia accettai il suggerimento di consultare d'urgenza dei luminari di diritto. Una risposta a Borrelli bisognava pur darla!". La risposta sarà di poche ma definitive righe: "Ogni eventuale testimonianza è sottoposta a una richiesta di rogatoria internazionale".
I magistrati del pool valutano l'ipotesi della rogatoria. Lo Ior non ha sportelli in terra italiana, non emette assegni e, in quanto "ente fondante della Città del Vaticano", è protetto dal Concordato: qualsiasi richiesta deve partire dal ministero degli Esteri. Le probabilità di ottenere la rogatoria in queste condizioni sono lo zero virgola. In compenso l'effetto di una richiesta da parte dei giudici milanesi sarebbe devastante sull'opinione pubblica. Il pool si ritira in buon ordine e si accontenta della spiegazione ufficiale: "Lo Ior non poteva conoscere la destinazione del danaro".
Il secondo episodio, ancora più cupo, risale alla metà degli anni Novanta, durante il processo per mafia a Marcello Dell'Utri. In video conferenza dagli Stati Uniti il pentito Francesco Marino Mannoia rivela che "Licio Gelli investiva i danari dei corleonesi di Totò Riina nella banca del Vaticano". "Lo Ior garantiva ai corleonesi investimenti e discrezione". Fin qui Mannoia fornisce informazioni di prima mano. Da capo delle raffinerie di eroina di tutta la Sicilia occidentale, principale fonte di profitto delle cosche. Non può non sapere dove finiscono i capitali mafiosi. Quindi va oltre, con un'ipotesi. "Quando il Papa (Giovanni Paolo II, ndr) venne in Sicilia e scomunicò i mafiosi, i boss si risentirono soprattutto perché portavano i loro soldi in Vaticano. Da qui nacque la decisione di far esplodere due bombe davanti a due chiese di Roma". Mannoia non è uno qualsiasi.
E' secondo Giovanni Falcone "il più attendibile dei collaboratori di giustizia", per alcuni versi più prezioso dello stesso Buscetta. Ogni sua affermazione ha trovato riscontri oggettivi. Soltanto su una non si è proceduto ad accertare i fatti, quella sullo Ior. I magistrati del caso Dell'Utri non indagano sulla pista Ior perché non riguarda Dell'Utri e il gruppo Berlusconi, ma passano le carte ai colleghi del processo Andreotti. Scarpinato e gli altri sono a conoscenza del precedente di Borrelli e non firmano la richiesta di rogatoria. Al palazzo di giustizia di Palermo qualcuno in alto osserva: "Non ci siamo fatti abbastanza nemici per metterci contro anche il Vaticano?".
Sulle trame dello Ior cala un altro sipario di dieci anni, fino alla scalata dei "furbetti del quartierino". Il 10 luglio dell'anno scorso il capo dei "furbetti", Giampiero Fiorani, racconta in carcere ai magistrati: "Alla Bsi svizzera ci sono tre conti della Santa Sede che saranno, non esagero, due o tre miliardi di euro". Al pm milanese Francesco Greco, Fiorani fa l'elenco dei versamenti in nero fatti alle casse vaticane: "I primi soldi neri li ho dati al cardinale Castillo Lara (presidente dell'Apsa, l'amministrazione del patrimonio immobiliare della chiesa, ndr), quando ho comprato la Cassa Lombarda. M'ha chiesto trenta miliardi di lire, possibilmente su un conto estero".
Altri seguiranno, molti a giudicare dalle lamentele dello stesso Fiorani nell'incontro con il cardinale Giovanni Battista Re, potente prefetto della congregazione dei vescovi e braccio destro di Ruini: "Uno che vi ha sempre dato i soldi, come io ve li ho sempre dati in contanti, e andava tutto bene, ma poi quando è in disgrazia non fate neanche una telefonata a sua moglie per sapere se sta bene o male".
Il Vaticano molla presto Fiorani, ma in compenso difende Antonio Fazio fino al giorno prima delle dimissioni, quando ormai lo hanno abbandonato tutti. Avvenire e Osservatore Romano ripetono fino all'ultimo giorno di Fazio in Bankitalia la teoria del "complotto politico" contro il governatore. Del resto, la carriera di questo strano banchiere che alle riunioni dei governatori centrali non ha mai citato una volta Keynes ma almeno un centinaio di volte le encicliche, si spiega in buona parte con l'appoggio vaticano. In prima persona di Camillo Ruini, presidente della Cei, e poi di Giovanni Battista Re, amico intimo di Fazio, tanto da aver celebrato nel 2003 la messa per il venticinquesimo anniversario di matrimonio dell'ex governatore con Maria Cristina Rosati.
Naturalmente neppure i racconti di Fiorani aprono lo scrigno dei segreti dello Ior e dell'Apsa, i cui rapporti con le banche svizzere e i paradisi fiscali in giro per il mondo sono quantomeno singolari. E' difficile per esempio spiegare con esigenze pastorali la decisione del Vaticano di scorporare le Isole Cayman dalla naturale diocesi giamaicana di Kingston, per proclamarle "missio sui iuris" alle dirette dipendenze della Santa Sede e affidarle al cardinale Adam Joseph Maida, membro del collegio dello Ior.
Il quarto e ultimo episodio di coinvolgimento dello Ior negli scandali italiani è quasi comico rispetto ai precedenti e riguarda Calciopoli. Secondo i magistrati romani Palamara e Palaia, i fondi neri della Gea, la società di mediazione presieduta dal figlio di Moggi, sarebbero custoditi nella banca vaticana. Attraverso i buoni uffici di un altro dei banchieri di fiducia della Santa Sede dalla fedina penale non immacolata, Cesare Geronzi, padre dell'azionista di maggioranza della Gea. Nel caveau dello Ior sarebbe custodito anche il "tesoretto" personale di Luciano Moggi, stimato in 150 milioni di euro. Al solito, rogatorie e verifiche sono impossibili. Ma è certo che Moggi gode di grande considerazione in Vaticano. Difeso dalla stampa cattolica sempre, accolto nei pellegrinaggi a Lourdes dalla corte di Ruini, Moggi è da poco diventato titolare di una rubrica di "etica e sport" su Petrus, il quotidiano on-line vicino a papa Benedetto XVI, da dove l'ex dirigente juventino rinviato a giudizio ha subito cominciato a scagliare le prime pietre contro la corruzione (altrui).
Con l'immagine di Luciano Moggi maestro di morale cattolica si chiude l'ultima puntata dell'inchiesta sui soldi della Chiesa. I segreti dello Ior rimarranno custoditi forse per sempre nella torre-scrigno. L'epoca Marcinkus è archiviata ma l'opacità che circonda la banca della Santa Sede è ben lontana dallo sciogliersi in acque trasparenti. Si sa soltanto che le casse e il caveau dello Ior non sono mai state tanto pingui e i depositi continuano ad affluire, incoraggiati da interessi del 12 per cento annuo e perfino superiori. Fornire cifre precise è, come detto, impossibile. Le poche accertate sono queste. Con oltre 407 mila dollari di prodotto interno lordo pro capite, la Città del Vaticano è di gran lunga lo "stato più ricco del mondo", come si leggeva nella bella inchiesta di Marina Marinetti su Panorama Economy. Secondo le stime della Fed del 2002, frutto dell'unica inchiesta di un'autorità internazionale sulla finanza vaticana e riferita soltanto agli interessi su suolo americano, la chiesa cattolica possedeva negli Stati Uniti 298 milioni di dollari in titoli, 195 milioni in azioni, 102 in obbligazioni a lungo termine, più joint venture con partner Usa per 273 milioni.
Nessuna autorità italiana ha mai avviato un'inchiesta per stabilire il peso economico del Vaticano nel paese che lo ospita. Un potere enorme, diretto e indiretto. Negli ultimi decenni il mondo cattolico ha espugnato la roccaforte tradizionale delle minoranze laiche e liberali italiane, la finanza. Dal tramonto di Enrico Cuccia, il vecchio azionista gran nemico di Sindona, di Calvi e dello Ior, la "finanza bianca" ha conquistato posizioni su posizioni. La definizione è certo generica e comprende personaggi assai distanti tra loro. Ma tutti in relazione stretta con le gerarchie ecclesiastiche, con le associazioni cattoliche e con la prelatura dell'Opus Dei. In un'Italia dove la politica conta ormai meno della finanza, la chiesa cattolica ha più potere e influenza sulle banche di quanta ne avesse ai tempi della Democrazia Cristiana.
(Hanno collaborato Carlo Pontesilli e Maurizio Turco) (26 gennaio 2008)


NON STARE SOLO A GUARDARE COME GLI ALTRI SI COMPROMETTONO PER TE! SE NON FAI LA TUA PARTE, L'IMMOLAZIONE DELLE NOSTRE VITE SARÀ INUTILE E AI TUOI FIGLI RIMARRÀ UN FUTURO DA INCUBO!
and you promise to pray with you in spirit and you get many favors celestial, every Monday from 20.00 to 21.00 (until the end of the world)for peace, prosperity and health of your world that is in great danger.
because, 40 Jewish bankers of seigniorage, have stolen the monetary sovereignty and democracy is as a scam.
YOUTUBE will raise the level of its business, when all of ignominies: horror, pornography and vulgarity go on.
And we, we have to stay here peacefully together with our children
Search humanumgenus Playlist "musica celeste"
God bless you Please spread this message
- 1- un risveglio spirituale mondiale;
- 2- un periodo di pace e di prosperità GLOBALI, quale il mondo non ha mai conosciuto;
- 3- la riduzione dell'inquinamento e il pianeta diventerà un giardino, per lo sfruttamento delle fonti di energia alternative al petrolio che ha reso neri i nostri polmoni e le nostre anime;
- 4- i bambini e le mamme del mondo devono vivere in sicurezza;
- 5- Stop all'intolleranza religiosa e alla violazione della libertà religiosa! Poiché la religione che coartare dichiara di avere una origine demonica. Violentare e coartare è lo strumento di Satana!
- 6- Perché arabi, israeliani e tutti i popoli capiscano di appartenere all'unica famiglia umana!
- 7- Arabi ed Israeliani devono insieme costruire il terzo tempio ebraico, infatti, il cortile esterno è per tutti i popoli, il cortile interno è solo per la classe sacerdotale ebraica, nessun ebreo che non appartiene alla classe sacerdotale può avere accesso, senza eccezione di politici o capi religiosi, anche io non ho diritto ad avere questo accesso, perché JHWH è un Dio geloso e terribile.
- - stupido e cattivo.
- 1- l'abbattimento di questo criminale sistema del signoraggio bancario;
- 2- la liberazione della Chiesa dal modernismo;
- 3- la costruzione del terzo Tempio Ebraico a Gerusalemme (casa di tutti i popoli).
l'importante è ricordare ciò che ti accomuna agli altri esseri che condividono con te la loro umana esistenza, liberi dal VELENO del "cinismo" e del "menefreghismo" ...
but the court of God a trial is about you in two ways:
1- now, now, according to the temporal: Giobbe 15,17-35
2 - now and then, in the spiritual and eternal: the Justice of God, turns his Wrath upon you!
Saved from ruin that overwhelms you is because just yet, you're still in time.
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now is a murderess spirit is in your midst.
in the name of Jesus: go, or this youtube is for you as a plaque of the cemetery.
Blood of Jesus on you to save or destroy it, now.
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A: lettera aperta di Sua Santità Benedetto XVI a (…) lorenzo scarola???
Data: 15/mar/09
Messaggio Benedetto XVI:
1- Io sono con te!
2- Gli uomini, non valgono per il loro numero
ma per lo spessore della loro fede e i modernisti hanno solo le chiacchiere, poiché la fede l'hanno persa completamente!
3- L'autorità che Lei non esercita, ritorna come maledizione!
Poiché a noi è imposto l'obbligo di fare giustizia, pertanto ogni atto di debolezza o anche di esitazione sono un falso concetto della Carità e rappresenta piuttosto un numero enorme di anime perdute.
4- Il momento è giunto di avere fermezza!
http://ordinemondiale.blogspot.com
“chi prega piange ad un occhio!
Chi non prega piange a due!
chi loda, adora, canta e loda
non piange mai!”
(liberamente tratto da: http://www.radicicristiane.it/)

più alto simbolo istituzionale, il satanismo la sua anima e la massoneria il suo corpo, le S.p.A il suo ventre.
Questo MOSTRO è il VERO motivo di tutti i MALI che affliggono la nostra falsa democrazia.
POICHÉ senza SOVRANITÀ MONETARIA È RIDICOLA LA COSTITUZIONE.


Series Title: “Wonders of Creation..Soaring in Splendor"
Day: First Saturday of Every Month
Time: Starts at 11:00 am and again at 2:00 pm
Creation Evidence Museum will be holding the annual Public Excavation. Experience the fun of a real archilogical excivation. For information see below.
Excavation Details, Registration and Liabilty Waiver
Day & Time: June 29th - July 3rd from 8:00 am - 1:00 pm